Il patrimonio naturalistico del Salento è uno dei più ricercati, non solo a livello nazionale, ma anche a livello internazionale.
Oltre a tutto ciò, questo straordinario lembo di terra cela anche il fascino di un territorio arcaico risalente a centinaia di anni fa caratterizzato dall'espressione "Grecia Salentina": di cosa si tratta, quali sono state le influenze storiche e quali sono i punti che trasudano storia di questo tipo?
Cerchiamo di fare chiarezza in merito, rispondendo a ciascun quesito posto.
L'influenza greca nel Salento
Il passaggio di varie popolazioni ha caratterizzato notevolmente il Salento, fornendogli tradizioni, cultura, folklore e numerosi punti di interesse turistico.
È abbastanza risaputo che il Salento, una volta, era rappresentato dall'antica Magna Grecia, colonia della civiltà greca in Italia, sfruttata per anni e anni grazie alle sue terre floride.
Da tutto ciò ne derivano edificazioni di vere e proprie città che oggi rappresentano dei punti di snodo piuttosto importanti nell'economia pugliese: ad esempio, i greci fondarono Taras (Taranto), Hydrusa (Otranto), Oria, Kallipolis (Gallipoli) e molti altri insediamenti tutt'ora esistenti anche se con diverso nome.
Questo controllo esercitato sui territori salentini favorì l'instaurarsi di una nuova lingua, chiamata griko, detta anche neo-grecanico. Foneticamente molto simile al greco, sono facilmente rintracciabili inflessioni del dialetto leccese: questo ha creato, ancora oggi, una vera e propria colonia greca a migliaia di anni di distanza.
Punti di interesse da non perdere nella Grecia Salentina: Otranto, Nardò e Soleto
Nonostante le dominazioni bizantina e normanna hanno parzialmente cancellato alcune delle location di influenza prettamente greca, esistono ancora oggi dei siti dove essa rimane evidente: uno su tutti è la Chiesa di San Pietro, nel pieno centro di Otranto.
Anche Nardò conserva diverse testimonianze del rito greco: il suo centro storico è costellato da edifici ancora appartenenti a quel periodo storico, conservanti il tipico stile di architettura e incisioni che ne dimostrano l'avvenuto passaggio in città.
Soleto, borgo a circa 15 km da Lecce, è uno dei punti urbani più ricchi di evidenze greche: al suo interno sono contenute diverse chiese risalenti a quell'epoca, come quella di Santo Stefano, dedicata al primo martire cristiano, la quale è stracolma di iscrizioni e affreschi che adornano le sue pareti interne e le sue vetrate.
Testimonianze greche a Galatina e in altri centri del Salento
Assolutamente da menzionare è anche Galatina, con la sua Basilica di Santa Caterina d'Alessandria, nella quale è assolutamente riconoscibile la croce greca. Alcuni studi archeologici hanno evidenziato come, al di sotto delle sue fondamenta, ci sia una chiesa bizantina ipogea conservata nel migliore dei modi, simbolo del passaggio delle due civiltà in città.
Infine, è degna di una particolare menzione anche Martignano, piccolissima cittadina sempre ubicata nell'entroterra leccese nella quale vi è la Cappella di San Giovanni Battista: in essa sono presenti degli affreschi riconducibili all'età greca e molto simili a quelli situati all'interno della Basilica di Soleto.
Doverosi di una menzione sono anche Corigliano d'Otranto, Sternatia, Martano, Carpignano Salentino e Melpignano, caratterizzati dalla presenza di castelli, frantoi ipogei, palazzi storici, conventi, cripte, fino ad uno dei capisaldi della tradizione pugliese, la taranta, ballo tramandato a noi fin dalla civiltà greca.
Sono davvero numerosi gli itinerari e i tour guidati di cui avvalersi per esplorare i centri della Grecia Salentina, la quale continua a possedere un fascino storico tutto da scoprire!
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