Dichiarati patrimonio dell’UNESCO nel 1996, i trulli di Alberobello, in Puglia, sono tra le costruzioni più curiose al mondo.
Chiunque abbia intenzione di visitare la provincia barese, non può perdersi una tappa nel piccolo paese di Alberobello, o un giro per le campagne, dove è impossibile non imbattersi in un trullo.
Molti di questi, anche in Salento, sono anche stati trasformati in strutture ricettive, rendendo possibile il sogno di dormire in un trullo.
I trulli affascinano per la loro origine misteriosa, ma anche per l’architettura sostenibile e sorprendentemente attuale: andiamo a scoprire la storia che si cela dietro.
Alberobello, il paese dei trulli
Il comune di Alberobello, situato a meno di due ore di distanza da Bari, è quello dove si concentrano il maggior numero di trulli.
La prima cosa che si nota entrando, è lo spazio all’interno nonostante da fuori sembri minuscolo. Inoltre, per via dei materiali con cui sono costruiti, i trulli d’estate sono freschissimi.
Caratteristica dei trulli è la forma conica, con un tetto che culmina con una punta tinta di bianco e alcuni simboli che capeggiano sopra la porta (presenti solo su alcuni).
Le origini sono incerte, ma quello che sappiamo è che i trulli venivano smantellati e ricostruiti con estrema facilità: a riprova di tutto ciò, esistono anche alcuni aneddoti storici.
Proprio ad Alberobello, questi trulli coi simboli sono particolarmente visibili e raggruppati tutti assieme più in alto rispetto agli altri. Ognuno ha un simbolo diverso e si porta dietro una scia di leggende.
I trulli e i loro enigmi
Dipinti con latte di calce, secondo alcuni, i simboli sulla cupola avrebbero funzione apotropaica: in altre parole servirebbero a scacciare gli spiriti maligni.
Una funzione che spesso, nelle case antiche, veniva riservata ai battiporta o ad altre decorazioni vicine all’ingresso, che spesso raffiguravano animali feroci come i leoni, oppure mostri mitologici.
Un’altra ipotesi sostiene che questi simboli fossero più semplicemente la firma del "trullaro" che aveva costruito il trullo.
Sono stati individuati oltre trecento simboli diversi, appartenenti a svariati campi: alcuni sono religiosi, altri pagani, altri ancora magici, puramente ornamentali e così via.
Eppure quello che colpisce maggiormente è l’architettura sostenibile dei trulli: costruiti con la pietra calcarea, che abbonda nelle campagne pugliesi, possiedono mura spessissime che consentono di mantenere costante la temperatura all'interno.
Il loro tetto spiovente, culmina in un cornicione che serviva a raccogliere l’acqua piovana per riutilizzarla: insomma, si tratta di un vero e proprio esempio arcaico di bioedilizia.
Dormire in un trullo: un’esperienza unica
Tutte queste caratteristiche strutturali e l’alone di mistero che circonda i trulli, non fanno che rendere l’esperienza di dormire in un trullo ancora più speciale.
Dopo l’esplosione turistica della Puglia, anche i trulli hanno riguadagnato popolarità ed è nato il trend di affittare o comprare una di queste costruzioni rurali.
Ma alloggiare in un trullo non significa semplicemente passare le vacanze in un posto unico al mondo: la maggior parte di questi trulli in affitto, sono disseminati lungo le campagne pugliesi, circondati da campi rigogliosi e situati lontano dal tram tram cittadino e dai centri abitati.
Ecco perché passare le vacanze nel trullo significa respirare aria pulita, staccare dalla quotidianità e trascorrere le proprie vacanze tra i vividi colori e la celebre luce che inonda la campagna pugliese: un vero toccasana per il corpo e lo spirito.
In Salento vi sono numerosi trulli-hotel dove poter alloggiare: questo genere di villeggiatura è perfetta sia per una coppia che per tutta la famiglia, amici a quattro zampe compresi.
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