All'estremità meridionale della Puglia, nel Salento meridionale, in provincia di Lecce, vi è uno dei luoghi più belli e amati: Santa Maria di Leuca, considerata come una perla incastonata tra due promontori in grado di regalare paesaggi mozzafiato.
Santa Maria di Leuca: le tappe più belle da non perdere
Oltre alle meravigliose grotte e il suo mare cristallino, Santa Maria di Leuca è apprezzata anche per la sua storia, archeologia e architettura.
Sotto questo aspetto una delle attrazioni principali per i turisti è sicuramente il faro di Santa Maria di Leuca situato in cima all'altopiano di Punta Meliso. Nei pressi del faro si trova anche il famoso santuario di Santa Maria de Finibus Terrae che non è soltanto una meta religiosa poiché al suo interno conserva l'Ara a Minerva e molti dipinti e affreschi del Seicento e del Settecento.
È il luogo ideale per trascorrere una vacanza green all'insegna di escursioni o gite in barca, per immersi nella natura.
Se si preferisce invece una vacanza più movimentata ci sono diversi modi per poter trascorrere le serate tra feste sulla spiaggia, sagre e locali sul mare. Il lungomare di Leuca è pieno di negozi per lo shopping, di locali alla moda ed è spesso la sede per gli eventi più importanti della zona.
L'incontro dei due mari e la leggenda di Leucasia
La vera particolarità di questo posto è sicuramente l'abbraccio che avviene tra il mar Ionio e l'Adriatico.
A Santa Maria di Leuca questi due mari si incontrano e a causa della loro diversa salinità creano una specie di confine naturale che in alcuni giorni è particolarmente visibile per via del colore diverso.
Proprio per la presenza di questo fenomeno si sono susseguiti nel tempo diversi miti: ad oggi il più famoso è quello che riguarda Leucasia.
La leggenda narra che il confine tra il mar Ionio e l'Adriatico era dominato da una sirena di nome Leucasia che si innamorò di Melisso, un giovane pastore. Rifiutato da quest'ultimo perché troppo innamorato della giovane Aristula, la sirena decise che si sarebbe vendicata dei due giovani innamorati.
Infatti non appena li vide insieme passeggiare sugli scogli, Leucasia mandò contro di loro una violenta tempesta che li uccise sbattendoli violentemente contro gli stessi e li separò così da tenerli lontani anche nella morte.
Avendo assistito alla scena, la dea Minerva decise di rendere i due giovani amanti immortali trasformandoli in pietra e diventando così in quelli che oggi sono Punta Ristola e Punta Meliso, due promontori che sembrano quasi allungarsi l'uno verso l'altro.
Pentita per ciò che aveva fatto e a causa del proprio rimorso anche Leucasia si trasformò in roccia e venne chiamata Leukòs, ovvero l'attuale Santa Maria di Leuca.
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